Quando parliamo di rapporto tra genitori e figlio, valutiamo soprattutto la qualità della relazione ovvero se la stessa è impregnata di quelli aspetti affettivi, comunicativi e dell’attaccamento che permettono un sano sviluppo nel minore. Spesso mi trovo ad avere a che fare con minori che provengono da famiglie disgregate. Tutti i bambini hanno in comune il desiderio di avere una famiglia o la non accettazione di non essere più parte di una famiglia. In altri casi, possiamo trovare nel minore paure, sensi di colpa, apatia e disagio emotivo. Tale disagio, dopo la separazione è spesso dovuto a un Disturbo della relazione con un genitore, quello alienato. Il minore non solo non ha accettato la separazione dei genitori poi si aggiunge anche la manipolazione mentale da parte di uno dei due genitori con l’obbiettivo di screditare l’altro genitore. Il figlio così inizia una sorta d lotta contro un genitore al fine di allontanarlo:cessano le comunicazioni telefoniche, le visite direi anche l’affetto e quando chiedi “perché non vuoi vedere tua madre/padre?” Il minore risponde riportando scuse banali e nel racconto appare privo di emozioni. Questi sono bambini che necessitano di un percorso psicologico nel minor tempo possibile, al fine di elaborare tutti gli aspetti rappresentati a livello mentale e il disagio, con lo scopo di riavvicinarlo al genitore alienato.